Psoriasi: efficacia dell' anticorpo monoclonale Ixekizumab nel lungo periodo
Sono stati presentati i risultati dello studio UNCOVER 3 che hanno dimostrato che la cute dei pazienti affetti da psoriasi a placche, forma moderata-grave, può tornare pulita in 3-4 settimane con l'anticorpo monoclonale Ixekizumab, e l'efficacia si mantiene nel lungo periodo.
Nello studio UNCOVER-3 sono stati coinvolti e monitorati approssimativamente 1340 pazienti.
In oltre l’80% dei casi si sono ottenuti risultati più che soddisfacenti a 156 settimane.
Ixekizumab, principio attivo di Taltz, è un anticorpo monoclonale che agisce sull’interluchina 17A, fattore chiave nella psoriasi, inattivando la capacità di accendere e fare progredire la malattia.
Oltre all’efficacia, lo studio ha evidenziato anche una buona tollerabilità con modesti effetti collaterali.
I risultati diventano evidenti con una sola iniezione autosomministrabile dal paziente al proprio domicilio, già dopo 2-4 settimane dal primo utilizzo rispetto alle 24 settimane di altre terapie simili.
Gli studi hanno evidenziato che Ixekizumab è efficace nel trattamento della psoriasi a placche nei pazienti che necessitano di terapia sistemica.
La psoriasi a placche è migliorata in misura maggiore nei pazienti trattati con Ixekizumab rispetto a quelli trattati con placebo o con Etanercept, un altro medicinale impiegato nella terapia della psoriasi.
In tre studi principali condotti su più di 3.800 pazienti affetti da psoriasi, l’89% di quelli trattati con Ixekizumab ogni due settimane ha ottenuto una riduzione pari al 75% del punteggio PASI ( una misura della gravità della malattia e dell’area di pelle interessata ) dopo 12 settimane. Questo dato si confronta con il 4% ottenuto dai pazienti trattati con placebo e il 48% ottenuto dai pazienti trattati con Etanercept, in due degli studi principali.
Inoltre, l’82% dei pazienti trattati con Ixekizumab ha presentato pelle esente o quasi esente da psoriasi dopo 12 settimane rispetto al 4% dei pazienti trattati con placebo e al 39% dei pazienti trattati con Etanercept.
In due studi, il trattamento è risultato prolungato nei pazienti che hanno ottenuto un miglioramento della psoriasi con Ixekizumab somministrato ogni due settimane per 12 settimane. Al termine di un ulteriore trattamento con Ixekizumab somministrato ogni 4 settimane per 48 settimane, il 78% dei pazienti ha ottenuto una pelle esente o quasi esente da psoriasi.
Gli effetti indesiderati più comuni di Ixekizumab ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono dolore e arrossamento al sito di iniezione e infezioni a livello di naso, gola o torace.
Ixekizumab non deve essere somministrato nei pazienti potenzialmente affetti da infezioni gravi come la tubercolosi. ( Xagena_2018 )
Fonte: 93° Congresso Nazionale SIDeMaST, 2018
Xagena_Medicina_2018